Sicuramente se soffri di mal di schiena cronico, avrai eseguito delle indagini strumentali come una Rx o una Risonanza Magnetica.

Subito dopo, con il tuo referto ti sarai recato dal tuo medico o dal tuo specialista di fiducia.

Ti sarà capitato di leggere quello che hai trovato scritto nel referto e, non decifrando ciò che leggevi, hai letto su internet il significato di tali parole.

A quel punto preso dal panico per questa recente scoperta hai cominciato a cercare soluzioni online su come risolvere il tuo problema.

In questo articolo voglio farti capire che non sempre le parole “negative” che trovi all’interno del referto rispecchiano al 100% la realtà dei fatti.

O meglio, certe volte la tua situazione clinica non è poi cosi grave come sembra dal referto scritto.

Molte volte mi capita di parlare con miei pazienti che si trovano ad essere molto spaventati da ciò che emerge dal referto e questo desta molte preoccupazioni e incide sul loro stato emotivo.

Nella maggior parte dei casi, ciò che si riscontra in risonanze o lastre non è definibile un vero e proprio problema clinico.

Ci sono numerosi studi scientifici pubblicati negli ultimi 15 anni che affermano che la quasi totalità delle persone asintomatiche mostra qualche segno di degenerazione o altro che da una lastra o RMN potrebbe essere definito patologico.

Quindi anche in persone “sane” si riscontra sempre qualcosa a livello radiologico, perciò non c’è da temere se leggendo il tuo referto hai trovato parole gravi.

Non per forza hai un problema grave!

Parecchie cose che si riscontrano in esami strumentali sono assolutamente comuni e “normali”.

Devi monitorarne l’andamento senza troppa preoccupazione.

Se hai dolori o mal di schiena bisogna trovare la causa scatenante e capire come puoi stare meglio, ma questo non per forza è da ricercare in un esame strumentale.

In generale, per quanto riguarda la colonna vertebrale, ci sono delle problematiche molto diffuse tra le quali troviamo l’artrosi e le discopatie degenerative.

L’artrosi sopraggiunge quando la cartilagine articolare e il liquido lubrificante diminuisce all’interno delle articolazioni, per ciò i capi ossei vengono ad un  maggior contatto e i movimenti risultano meno fluidi e dolenti.

Molto spesso quando avviene ciò, si possono formare delle micro-calcificazioni chiamate osteofiti.

L’artrosi può colpire ogni articolazione del nostro corpo, ma visto che stiamo parlando di mal di schiena, vediamo come viene definita a livello di colonna vertebrale.

Quando colpisce le articolazioni tra una vertebra e l’altra viene chiamata spondiloartrosi.

L’artrosi è un fenomeno comune, soprattutto dopo i 40 anni: qualcuno ne sviluppa di più e qualcuno di meno, ma è un destino che ci accomuna tutti.

È vero che è un processo che tende a peggiorare nel tempo, ma nella maggior parte dei casi questo non ci deve spaventare in quanto:

  • il corpo può funzionare benissimo anche con un po’ di artrosi qua e là
  • abbiamo molti meccanismi di compensazione
  • spesso il processo di artrosi rimane statico per anni

La seconda problematica che si riscontra spesso in lastre o risonanze sono le “famose” discopatie.

Per discopatie si intende una riduzione dello spazio che c’è tra una vertebra e l’altra, occupato proprio dal disco intervertebrale.

Questa condizione è veramente molto comune anche in soggetti sani e senza dolori alla colonna.

A livello lombare, è comune rilevare discopatie tra le vertebre L4 -5 ed L5-S1.

A livello cervicale, gli spazi più colpiti sono C5-C6, C6-C7.

Adesso che hai capito di cosa si tratta, ti spiegherò il perché sopraggiungono queste problematiche e vedremo insieme come risolverle qualora fossero queste la causa del tuo mal di schiena.

Come hai visto, il formarsi di artrosi e discopatie è per lo più la norma, quando più quando meno.

Ci sono fattori come età, sesso, attività lavorativa che possono influenzare in parte l’esito di queste condizioni, ma è veramente difficile stabilire una corrispondenza certa.

Possono  però esserci mille fattori che determinano:

  • quanto saranno pronunciati questi problemi
  • quanti sintomi svilupperai e quali
  • come evolveranno nel tempo

Tra questi mille fattori ce ne sono alcuni che non puoi controllare, come ad esempio le tue caratteristiche genetiche.

Ce ne sono però molti altri che puoi assolutamente controllare e migliorare, come ad esempio:

  • il tuo stato di forma generale
  • la forza e la resistenza dei tuoi muscoli
  • il modo in cui ti muovi e l’attività che fai

Questi fattori pesano TANTISSIMO sul tuo benessere e sull’evoluzione futura del tuo quadro.

Una buona muscolatura ed un buono stato di forma fanno la differenza tra una persona con un’artrosi marcata che però svolge una vita normalissima e senza dolori e una che addirittura non si muove dal letto per quanto dolore ha.

Nel caso invece di problematiche discali potresti seguire due strade.

La prima è sempre quella più consigliata, ossia rivolgiti ad un professionista del settore, esperto in riabilitazione della colonna vertebrale che saprà indicarti il percorso migliore da seguire per ritrovare il benessere.

La seconda strada è quella che richiede uno sforzo maggiore in fase iniziale ma che alla lunga ti darà anch’essa moltissimi risultati.

Ossia devi cominciare a lavorare su te stesso, modificando il tuo stile di vita, l’alimentazione e altri fattori che ti hanno portato a sviluppare tale condizione.

Come ti ho già detto in precedenza, a fare la differenza nel medio e lungo termine sono:

  • lo stato dei muscoli nel punto in cui hai il problema (ad esempio, la colonna vertebrale)
  • lo stato generale dei tuoi muscoli
  • il tuo stato di forma complessivo

Se il tuo stile di vita e le tue attività sono volte a MIGLIORARE questi punti, stai sicuramente facendo la cosa giusta per mettere sotto controllo i tuoi sintomi.

Se invece hai un basso livello di forma generale, un basso tono muscolare e magari anche un alto livello di stress non riuscirai ad uscire dal circolo vizioso del mal di schiena.

Non è detto per forza che tu debba scegliere ora la strada da seguire…

Il mio consiglio è quello di prenotare un primo appuntamento con me, in modo da iniziare a capire qual è il tuo stato attuale e poter impostare un piano di cure su misura per te.

In un secondo momento potrai proseguire da solo in autonomia grazie al lavoro svolto da me e ai consigli e compiti che ti darò da fare a casa.

Per prenotarlo basta CHIAMARE LA MIA SEGRETERIA al numero 06/62284066.

Al prossimo articolo, ti aspetto a studio!